Comunicato stampa – 10 febbraio 2014

Con riferimento all’articolo comparso sul Bresciaoggi del 03 febbraio 2014, precisiamo quanto segue:

  1. La mail del 19gen14 era riservata agli attivisti di ChiariAmbiente e riportava una frase simile che su Bresciaoggi è stata modificata;
  2. Le preoccupazioni di ChiariAmbiente erano e sono legate al fatto che l’A.I.A. rinnovata dalla Provincia di Brescia e approvata anche dall’Amministrazione Comunale di Chiari non recepisce le osservazioni di ChiariAmbiente e in qualche caso è peggiorativa anche rispetto alla bozza presentata dalla Provincia in data 01/11/2013, in particolare segnaliamo i seguenti fatti principali:
  • Nella superficie coperta dall’insediamento industriale delle Trafilerie non vengono conteggiati 18.055 mq di capannoni già autorizzati dall’amministrazione comunale (e già realizzati); Perché?
  • La nuova AIA autorizza non prevede centraline di controllo dell’inquinamento dell’aria, sistemi di misura per misurare e stimare l’inquinamento delle acque e del suolo nonostante le richieste di una delibera del consiglio comunale;
  • La nuova AIA modifica gli scarichi delle acque reflue. Viene aperto un nuovo scarico nella seriola Vecchia le cui acque d’irrigazione interessano terreni agricoli clarensi (prima questi terreni non erano interessati da acque industriali). Lo scarico nel canale Brioni anche se illegittimo non viene chiuso. Il fatto più grave è che lo scarico principale diventa quello che confluisce nella seriola Vecchia mentre prima lo scarico principale interessava la seriola Castrina che non irriga i terreni agricoli clarensi. Tra l’altro l’AIA sostiene che la seriola vecchia non irriga i terreni clarensi?! Il progetto del nuovo impianto che è stato presentato nel 2009 dovrebbe sostituire l’attuale impianto inadeguato solo nel 2015? Questo ritardo è inaccettabile e l’impianto dovrebbe comunque essere oggetto di valutazione d’impatto ambientale perché si tratta di una modifica rilevante;
  • La Provincia non ha permesso a ChiariAmbiente di presenziare alle conferenze dei servizi che hanno definito i contenuti dell’AIA, ma nemmeno il consiglio comunale e le commissioni consiliari hanno potuto valutare i contenuti dell’AIA. Questo la dice lunga sulla volontà del Sindaco e dell’Assessore all’ambiente di escludere la partecipazione dei portatori d’interessi diffusi;
  • La nuova AIA stabilisce al punto C.7.3 che “.. I rilasci di sostanze pericolose per l’ambiente non causano effetti di danno per la popolazione”.. (sono diossine, PCB, metalli velenosi e cancerogeni!?). Le concentrazioni che si possono raggiungere al suolo non provocano effetti dannosi per le persone. Come mai le Trafilerie Gnutti sono state obbligate a bonificare un’area adiacente al sito produttivo? Perché non si procede alla stima delle sostanze pericolose emesse in aria, in acqua e sul suolo? Perché non si valuta il rischio sanitario e il danno sanitario che potrebbe interessare la popolazione clarense come è già stato fatto in altre regioni d’Italia?
  • La nuova AIA stabilisce al punto D.3 che le tre nuove linee fumi per gli impianti di essicazione della tornitura di ottone, in grado di ridurre le diossine nei fumi da 0,5 ng/nm3 a 0,1 ng/nm3, entreranno in funzione il 31/12/2016 la prima,il 31/12/2017 la seconda e il 31/12/2018 la terza. Gli impegni presi dal consorzio Ramet, a quale partecipano anche le Trafilerie Gnutti, stabilivano come termine ultimo il 31/12/2013 per tutte le emissioni in aria contenenti diossine!
  • La nuova AIA stabilisce al punto E.1.2 prescrive che: ” ..e. Ove non indicato diversamente, il tenore dell’ossigeno di riferimento è quello derivante dal processo. ..”. Nell’AIA non c’è un processo per il quale sia indicato il tenore di ossigeno di riferimento. Questo impedisce una misurazione corretta delle emissioni inquinanti (in particolare per le diossine) come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica del 18/05/2010 in seguito al ricorso presentato da ChiariAmbiente. La Bozza di allegato tecnico dell’AIA predisposto dalla provincia prevedeva la formula di conversione con il tenore di ossigeno di riferimento, mentre l’edizione finale non la prevede più! Dobbiamo ritenere che le misure sulle emissioni di diossine fatte fino’ora dall’ARPA e dalle Trafilerie Gnutti non sono confrontabili e non sono attendibili?

 

Noi riconosciamo alle Trafilerie Gnutti alcuni interventi che hanno migliorato l’impatto ambientale dell’azienda, ma il cammino per renderla compatibile con la qualità della vita dei clarensi è ancora molto lungo e richiede molto impegno anche economico.

Alla luce dei fatti principali elencati sopra, la e-mail del 15/01/2014, che l’architetto Aldo Maifreni ha inviato alla stampa incensando i grandi risultati raggiunti con L’AIA delle Trafilerie C. Gnutti, ci appare decisamente fuori posto.

A nostro avviso il Sindaco di Chiari non deve perdere tempo per carpire in maniera rocambolesca le e-mail che circolano all’interno di ChiariAmbiente, ma può conoscere le preoccupazioni di ChiariAmbiente semplicemente incontrando i nostri rappresentanti.

Siamo sempre stati disponibili ad un confronto franco e costruttivo nell’interesse dell’ambiente clarense e della salute dei suoi cittadini ma per ora abbiamo fatto numerosi incontri con le Trafilerie C. Gnutti ma, non per colpa nostra, è mancato un vero confronto con l’Amministrazione Comunale.

 

 

CHIARI 10 febbraio 2014

Giuseppe Ramera

Presidente ChiariAmbiente